Il Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR) intende promuovere, trasferire e valorizzare ricerche a carattere scientifico, tecnologico, economico e sociale. Il CNR è organizzato in 7 dipartimenti distribuiti in tutta Italia suddivisi in 108 istituti, con più di 8000 membri di personale. Il Dipartimento di Scienze del sistema terra e tecnologie per l’ambiente del CNR (DTA) ospita tutte le discipline e attività scientifiche marine del CNR con un approccio multidisciplinare: fisica, geologia, chimica, biologia, studi sulla pesca, oceanografia satellitare e oceanografia operativa. Il CNR è membro dell’European Science Foundation (ESF) partecipando all’ESF-Marine Board ed è membro di ICSU, EuroGOOS, MONGOOS (MOON e MedGOOS). Il CNR nomina anche la Commissione Oceanografica Italiana (COI), che è l’organismo nazionale di coordinamento collegato con l’IOC dell’UNESCO. Il CNR rappresenta il Ministero italiano dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca nella fase preparatoria della European Joint Programming Initiative “Healthy and Productive Seas and Oceans”. Il CNR ha il maggior numero di navi di ricerca italiane, utilizzate in molti progetti di ricerca europei e nazionali e capacità di osservazione basate su una rete di piattaforme con strumentazione fissa, barche da pesca e osservazioni satellitari. La Sezione Secondaria ad Oristano dell’Istituto per l’Ambiente Marino e Costiero (IAMC) del CNR fa parte del DTA. Le sue principali attività oceanografiche sono legate al monitoraggio, alla previsione e alla valutazione dell’impatto delle attività umane sugli ecosistemi marini e costieri. L’Istituto dispone di una solida e riconosciuta esperienza nel campo della Modellistica Oceanografica Previsionale per il mare aperto e per le zone costiere. L’attività è particolarmente focalizzata sulla realizzazione e l’utilizzo di modelli previsionali oceanografici innestati basati su diversi metodi numerici (differenze o elementi finiti), che vengono applicati a scala sub-regionale (Stretto di Sicilia, Mediterraneo occidentale) e costiera al fine di fornire un innovativo approccio alla gestione dei sistemi marini e alle sue risorse. Le attività di ricerca scientifica comprendono la previsione delle correnti marine e del campo d’onda, l’indagine dell’interazione del vento con onde-correnti marine e il trasporto di inquinanti ed altri oggetti per la gestione delle emergenze in mare (fuoriuscita di petrolio e SAR). I dati oceanografici (CTD, corrente, livello del mare), da campagne oceanografiche o boe derivanti o strumenti fissi, sono utilizzati per studiare le caratteristiche della circolazione generale, dalla scala temporale stagionale a quella climatica, e per validare i modelli numerici di previsione.